Festa «privata»per le Sardine, che ora si congedano
Il gruppetto di fondatori storico avvistato in centro. Poi il lungo post su Facebook
Ringraziati da più parti, alla fine si sono trovati in piazza, verso le 2,30 per una festa privata. Circa una ventina, il “gruppetto” storico delle Sardine ha esultato lontano dalle telecamere per il risultato delle elezioni. Il movimento è stato la sorpresa e – forse – un elemento decisivo nella vittoria di Stefano Bonaccini. Ma ora si congeda dalle scene per un po’ e lancia l’appuntamento del 14-15 marzo a Scampia, Napoli, per il suo raduno-congresso nazionale. Di certo possono ritenersi soddisfatti Mattia Santori, Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni e Roberto Morotti, i quattro bolognesi che il 14 novembre hanno portato sulla scena gli anti-populisti e anti-sovranisti che per tutta la campagna elettorale hanno dato filo da torcere al leader della Lega, Matteo Salvini. Già oggi a Milano ci sarà un evento delle Sardine per ricordare le vittime della Shoah, ma per il resto probabilmente i quattro ragazzi staccheranno un po’ dopo settimane impegnative.
Il congedo su Facebook
A poche ore dal voto le Sardine avevano lanciato un flashmob contro il mancato rispetto del silenzio elettorale, poi è arrivato il messaggio di saluti, almeno per un po’: «Urne chiuse. C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali». Poi altre precisazioni che lasciano già intendere che l’intenzione è quella di rimanere un movimento che riavvicini le persone alla politica.
L’appuntamento a Scampia
«Se avessimo voluto fare carriera politica l’avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici – scrivono le Sardine –. Per questo motivo non ci vedrete in tv o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista. È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere spettatori qualunque. Fino ad oggi siamo stati una bella favola.Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani. Qualsiasi cosa
succeda. Ci vediamo a Napoli, Scampia».
[Modificato da pliskiss 28/01/2020 02:34]